Vangelo del giorno – Mercoledì 22 Giugno 2016

Mercoledì della XII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 7,15-20.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere».

Meditazione del giorno Beata Teresa di Calcutta (1910-1997), fondatrice delle Suore Missionarie della Carità
No Greater Love

Produrre frutti buoni

Se uno sente che Dio gli domanda di impegnarsi nella riforma della società, è una questione fra lui e Dio. Abbiamo tutti il dovere di servire là dove ci sentiamo chiamati. Per quanto mi riguarda, mi sento chiamata al servizio degli individui, ad amare ciascun essere umano. Non penso mai in termini di massa, di gruppi, ma sempre alle persone. Se avessi pensato alle folle, non avrei mai iniziato nulla; conta la persona; credo agli incontri faccia a faccia.
La pienezza del nostro cuore traspare nei nostri atti: come mi comporto con quel lebbroso, come mi comporto con quell’agonizzante, come mi comporto con quel senzatetto. A volte, è più difficile lavorare con i barboni che con i morenti dei nostri ospizi, perché questi sono pacificati, nell’attesa, pronti a partire verso Dio. Ci si può avvicinare al malato, al lebbroso, ed essere convinti di toccare il corpo di Cristo. Ma quando si tratta di un ubriaco che sbraita, è più difficile pensare di essere davanti a Gesù nascosto in lui. Quanto devono essere pure, piene di amore le nostre mani per manifestare la compassione a queste persone.
Vedere Gesù nella persona che spiritualmente è la più povera richiede un cuore puro. Quanto più sfigurata sarà l’immagine di Dio in una persona, tanto più grandi dovranno essere la fede e la venerazione nella nostra ricerca del volto di Gesù e nel nostro ministero di amore presso di lei… Facciamolo con un sentimento di profonda riconoscenza e pietà. L’amore e la gioia di servire devono essere proporzionate al carattere repellente del compito.

fonte: http://vangelodelgiorno.org