Vangelo del giorno – Giovedì 23 Giugno 2016

Giovedì della XII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 7,21-29.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande». Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro scribi.

Meditazione del giorno San Benedetto (480-547), monaco
Regola, Prologo 19-38

« Entrerà nel regno dei cieli… colui che fa la volontà del Padre mio »

Fratelli carissimi, che può esserci di più dolce per noi della voce del Signore che ci chiama? Guardate come nella sua misericordiosa bontà ci indica la via della vita!… Se, però, vogliamo trovare dimora sotto la sua tenda, ossia nel suo regno, ricordiamoci che è impossibile arrivarci senza correre verso la meta, operando il bene. Ma interroghiamo il Signore, dicendogli con le parole del profeta: “Signore, chi abiterà nella tua tenda e chi dimorerà sul tuo monte santo?” (Sal 15,1). E dopo questa domanda, fratelli, ascoltiamo la risposta con cui il Signore ci indica la via che porta a quella tenda: “Chi cammina senza macchia e opera la giustizia; chi pronuncia la verità in cuor suo…, chi non ha recato danni al prossimo, né ha accolto l’ingiuria lanciata contro di lui”(vs 2-3)…
Gli uomini timorati di Dio non si insuperbiscono per la propria buona condotta e pensano invece che quanto di bene c’è in essi non è opera loro, ma di Dio…: “Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria!” (Sal 113B, 1). Come fece l’apostolo Paolo, che disse:” Per grazia di Dio sono quel che sono” (1 Cor 15,10)… Perciò il Signore stesso dichiara nel Vangelo: “Chi ascolta da me queste parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio il quale edificò la sua casa sulla roccia. E vennero le inondazioni e soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia”.
Dopo aver concluso con queste parole il Signore attende che, giorno per giorno, rispondiamo con i fatti alle sue sante esortazioni. Ed è proprio per permetterci di correggere i nostri difetti che ci vengono dilazionati i giorni di questa vita secondo le parole dell’apostolo: “Non sai che con la sua pazienza Dio vuole portarti alla conversione?” (Rom 2,4) Difatti il Signore misericordioso afferma: “Non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva” (Ez 18,23).

fonte: http://vangelodelgiorno.org/