FESTA DEL CARMELO

MadonnaDelCarmelo_Moretto

(Moretto, “Madonna del Carmelo”, Tempera su tela, 1522)
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Santa Madre della Speranza, Vergine del Carmine,
distendi come mantello di protezione, sulle città e sui paesi,
(tratto da una preghiera di san Giovanni Paolo II, papa)
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Dal Vangelo secondo Matteo (Mt. 12,14-21)

In quel tempo, i farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di mezzo. Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli guarì tutti, ordinando loro di non divulgarlo, perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia: “Ecco il mio servo che io ho scelto; il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti. Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce. La canna infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia fatto trionfare la giustizia;
nel suo nome spereranno le genti”.

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Meditazione del giorno Tertulliano (155? – 220?), teologo
Contro Marcione, III, 2, 27; PL II, 316-317

« Ecco il mio servo… Non contenderà, né griderà »

Dio non poteva vivere con gli uomini, senza assumere un modo umano di pensare e di agire. Per questo ha velato sotto l’umiltà lo splendore della sua maestà, che la debolezza umana non avrebbe potuto sopportare. Non era degna di lui, ma era necessaria all’uomo, e di conseguenza diveniva degna di Dio. Nulla infatti è tanto degno di Dio quanto la salvezza dell’uomo…
Quanto viene perso da Dio, viene guadagnato dall’uomo. Cosicché tutti gli abbassamenti che il mio Dio ha sopportato per essere vicino a noi sono il sacramento della salvezza degli uomini. Dio agiva con gli uomini, perché loro imparassero ad agire in modo divino. Dio trattava l’uomo da pari a pari, perché l’uomo potesse agire da pari a pari con Dio. Dio si è fatto piccolo perché l’uomo diventasse grande.

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Meditiamo con la pittura

MadonnaDelCarmelo_Moretto

(Moretto, “Madonna del Carmelo”, Tempera su tela, 1522)

Testo critico a cura di Michele Angarano.

L’opera, attualmente alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, pare fosse stata commissionata per essere collocata all’altare della Confraternita della Madonna del Carmelo, nella chiesa di Santa Maria del Carmine a Brescia.

Il dipinto raffigura la Beata Vergine Maria del Monte del Carmelo, appoggiata sulle nuvole, con un ampio mantello sollevato ai lati da quattro angeli, in atteggiamento dominante e protettivo. Le lunghe braccia aperte, con le palme delle mani rivolte verso il cielo, sembrano invocare il perdono.

Ai piedi della Madonna sono disposte numerose figure adoranti, tra queste sono riconoscibili sulla destra in piedi San Simone Stock e sulla sinistra Angelo di Gerusalemme. Il dipinto e’ impostato su colori scuri, a cui fanno contrappunto alcuni toni bianchi delle vesti, geometricamente e sapientemente collocati. Un’opera della produzione giovanile del Moretto nella quale già si avverte la personalità  che caratterizzerà lo stile dell’Artista nella sua maturità.

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Preghiera di san Giovanni Paolo II, devoto della Madonna del Carmelo

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Santa Madre della Speranza, Vergine del Carmine,

distendi come mantello di protezione, sulle città e sui paesi,

sugli uomini e le donne, sui giovani e i bambini,

sugli anziani e gli ammalati, sugli orfani e gli afflitti,

sui figli fedeli e le pecore smarrite.

Stella del mare e Faro di luce,

conforto sicuro per il popolo pellegrino,

guida i suoi passi nel suo peregrinare terreno,

affinché percorra sempre sentieri di pace e di concordia,

cammini di Vangelo, di progresso, di giustizia e di libertà.

Riconcilia i fratelli in un abbraccio fraterno;

che spariscano gli odi e i rancori,

che si superino le divisioni e le barriere,

che si appianino i conflitti

e si rimarginino le ferite.

Fa’ che Cristo sia la nostra Pace,

che il suo perdono rinnovi i cuori,

che la sua Parola sia speranza

e fermento nella società.

Amen

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