Vangelo della Seconda domenica di Quaresima

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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 17,1-9.
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: «Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: «Alzatevi e non temete». Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo. E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

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Audio Lectio Divina sul vangelo della domenica (a cura di p. Simone Gamberoni)

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Meditiamo con l’arte

 

GIOVANNI BELLINI – “Trasfigurazione di Cristo”

Olio su tavola, 116X154 cm (1478-1479)

La scena rappresenta Cristo sul monte Tabor con accanto i profeti Elia e Mose’, mentre rivela la sua natura divina agli apostoli Pietro, Giovanni e Giacomo che assistono sorpresi e attoniti. Colpisce l’ambientazione:  la scena è collocata in un luminoso e accogliente paesaggio lombardo/veneto. Sullo sfondo, colline verdeggianti si stagliano s’un cielo saturo di nuvole candeggianti; la presenza di mucche al pascolo e figure umane, accentuano la visione bucolica dell’insieme.

Ai due lati sono riprodotte la Basilica di Sant’Apollinare in Classe e la Tomba di Teodorico a Ravenna.

L’episodio Sacro e’ dipinto con toni morbidi e rassicuranti, il tutto avvolto in una luce calda e intensa che sembra convergere sulla veste del Cristo , splendente nel suo candore : altissima poesia.

(testo a cura di Michele Angarano)