Pentecoste

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Pentecoste El Greco

(El Greco: “Pentecoste” 1597-1600 -olio su tela)

O dolce amore,
che pasci e nutri la nostra anima!

(tratto da “Lode allo Spirito”, Santa Caterina da Siena)

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Dal vangelo secondo Giovanni (Gv 14,15 – 16,23 – 26)

[In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli] «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti;e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole;e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

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Meditazione sul vangelo

Mons. Josep Àngel SAIZ i Meneses Vescovo di Terrassa

«Ricevete lo Spirito Santo»

Oggi, nel giorno di Pentecoste si compie la promessa che Gesù fece agli Apostoli. Nel pomeriggio del giorno di Pasqua alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo» (Gv 20,22). La venuta dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste rinnova e porta a termine questo dono in modo solenne e con manifestazioni esterne. Così culmina il mistero pasquale.

Lo Spirito che Gesù comunica crea, nel discepolo, una nuova condizione umana producendo unità. Quando l’orgoglio dell’uomo lo porta a sfidare Dio costruendo la Torre di Babele, Dio confonde le loro lingue così che non possano capirsi. In Pentecoste avviene l’inverso: per grazia dello Spirito Santo, gli Apostoli sono capiti per gente di provenienze e lingue diverse.

Lo Spirito Santo è il Maestro interiore che guida il discepolo verso la verità, che lo spinge ad operare bene, che lo consola nel dolore, che lo trasforma interiormente, dando forza e capacità nuove.

Il primo giorno di Pentecoste dell’era cristiana, gli Apostoli si trovavano riuniti in compagnia di Maria, raccolti in preghiera. Il raccoglimento, l’attitudine di preghiera è imprescindibile per ricevere lo Spirito. «Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro» (Atti 2,2-3).

Tutti furono pieni di Spirito Santo e si misero a predicare coraggiosamente. Quegli uomini intimoriti erano stati trasformati in coraggiosi predicatori per niente temerosi del carcere, della tortura o del martirio. Non c’è da sorprendersi: la forza dello Spirito era in loro.

Lo Spirito Santo, Terza Persona della Trinità, è l’anima della mia anima, la vita della mia vita, l’essere del mio essere; è la mia santificazione, l’ospite del mio più profondo interiore. Per raggiungere la maturità nella vita di fede è necessario che la relazione con Lui sia ogni volta più consapevole, più personale. In questa celebrazione di Pentecoste spalanchiamo le porte del nostro interiore.

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Nel cuore della Parola attraverso la poesia

O Spirito Santo, abisso di carità,
tu sei fuoco che sempre arde
e non si consuma: tu sei pieno
di letizia e di leggerezza.
Al cuore che viene colpito
da questa fiamma,
ogni amarezza pare dolce
e leggero ogni grande peso.
O dolce amore,
che pasci e nutri la nostra anima!
O Spirito santo, in realtà
il tuo fuoco arde e consuma:
distrugge e dissolve ogni difetto,
ignoranza e negligenza
presente nell’anima.
Il tuo amore non è inattivo,
anzi opera grandi cose!

(“Lode allo Spirito”, Santa Caterina da Siena)

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Nel cuore della Parola attraverso la pittura

Pentecoste01

Lo Spirito Santo irrompe con i suoi raggi nel buio e illumina gli Apostoli e Maria Maddalena che si stringono attorno alla figura centrale della Vergine.

Gli sguardi tesi verso l’alto, sono carichi di ascetico misticismo e sembrano collegare il cielo alla terra.

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Pentecoste02La luce dorata che emana lo Spirito Santo, avvolge la scena in una vibrante luminosità’ sovrannaturale, che permane  anche nella dissonanza dei contrasti cromatici delle figure che El Greco modella con tratti nervosi e istintivi, pieni di vitale realismo.

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EmblematichePentecoste03, in primo piano, le due figure di spalle,

sproporzionate e contorte in uno spasmo metafisico,

che conferisce un piglio espressionistico a questa

sacra rappresentazione, carica di spiritualità’.

Pentecoste04

(Curiosità’: il secondo Apostolo da destra e’ il ritratto dell’Artista)

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Testo critico a cura di Michele Angarano

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