(“SS. Pietro e Paolo”, Guido Reni 1605)
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Santi Pietro e Paolo
Che avete portato nel mondo il nome di Cristo
e a lui avete dato l’estrema testimonianza dell’amore e del sangue,
proteggete ancora e sempre questa Chiesa,
(Paolo VI, tratto dalla preghiera ai Santissimi Pietro e Paolo)
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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 16,13-19.
In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
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Meditazione di San Massimo di Torino (? – ca 420), vescovo Discorsi; CC 1; PL 57,402
Il Signore ha riconosciuto in Pietro un amministratore fedele al quale ha affidato le chiavi del Regno dei cieli, e in Paolo un maestro specializzato al quale ha dato l’incarico di insegnare nella Chiesa. Per permettere a coloro che sono stati formati da Paolo di trovare la salvezza, occorreva che Pietro li accogliesse per il riposo. Una volta che Paolo ha aperto i cuori con la predicazione, Pietro apre alle anime il Regno dei cieli. E’ dunque una specie di chiave che Paolo ha ricevuto a sua volta da Cristo, la chiave cioè della conoscenza, che permette di aprire alla fede nel loro intimo i cuori induriti; poi, essa fa venire a galla, in una rivelazione spirituale ciò che era nascosto all’interno. Questa è una chiave che lascia uscire dalla coscienza la confessione dei peccati e rinchiude per sempre la grazia del mistero del Salvatore. Ambedue hanno ricevuto le chiavi dalle mani del Signore, chiave della conoscenza per l’uno, chiave del potere per l’altro; Pietro dispensa le ricchezze dell’immortalità, Paolo distribuisce i tesori della sapienza. Ci sono infatti dei tesori della conoscenza come sta scritto: Questo mistero è «Cristo, nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza» (Col 2,3).
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“SS. Pietro e Paolo’” di Guido Reni (olio su tela, 197×140- 1605)
Testo critico a cura di Michele Angarano
Realizzato negli anni in cui Guido Reni risente dell’influenza Caravaggesca, questo dipinto s’impone sia per lo schema della composizione, sia per l’impatto cromatico.
San Pietro seduto, con il simbolo delle chiavi a fianco, e San Paolo in piedi,con la raccolta dei suoi scritti nella mano sinistra,sono entrambi avvolti in tuniche di uno squillante arancio/vermiglio, ulteriormente acceso dal contrasto con i toni bruni dello sfondo.
Significativa, inoltre, la postura dei Personaggi: Pietro dubbioso, assorto; la mano mancina contratta in uno spasmo nervoso, sembra manifestare perplessità ; mentre Paolo condiscendente, con il palmo destro aperto in un atteggiamento rassicurante e protettivo. Tutto il dipinto è avvolto in una atmosfera di pacata famigliarità .
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