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Sabato della VII settimana delle ferie del Tempo Ordinario
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Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 10,13-16.
In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.
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Meditazione di Isacco di Siria (VII secolo), monaco nella regione di Mossul
Discorsi ascetici, prima parte, §19
« Chi non accoglie il Regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso »
Tu, il più piccolo degli uomini, vuoi trovare la vita? Custodisci dentro di te la fede e l’umiltà, e troverai in esse la compassione, il soccorso, le parole che Dio dirà nel tuo cuore, e anche Colui che ti custodisce e dimora segretamente e visibilmente accanto a te. Vuoi scoprire ciò che dà la vita? Cammina sulla via della semplicità. Non pretendere di conoscere nulla davanti a Dio. La fede segue la semplicità. La presunzione invece segue la sottigliezza della conoscenza e i contorni del pensiero; essa allontana da Dio. Quando vieni davanti a Dio nella preghiera, sii nel tuo pensiero piccolissimo, come la formica… come un bambino che balbetta. Non dire davanti a lui qualcosa che pretendi di sapere, ma avvicinati a Dio con un cuore di bambino. Vieni davanti a lui per ricevere la sollecitudine con la quale i padri vegliano sui loro bambini. È stato detto: « Il Signore custodisce i bambini ». Chi è come un bambino può avvicinarsi ad un serpente e il serpente non gli farà alcun male… Nella sua innocenza, il corpo di chi è simile ad un bambino è come coperto di un vestito invisibile da quella provvidenza nascosta che custodisce le sue membra fragili, perché nulla possa fargli del male.
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