Martedì della XVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 12,46-50.
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre».
Meditazione del giorno Santa Teresa del Bambin Gesù (1873-1897), carmelitana, dottore della Chiesa
Lettera 142
“Chiunque fa la volontà del Padre mio…, questi è per me fratello, sorella e madre”
“I miei pensieri non sono i vostri pensieri” (cfr Is 55,8). Il merito non sta nel fare o dare molto, ma piuttosto nel ricevere e amare molto. Si dice che è meglio dare che ricevere (At 20,35), ed è vero, ma, quando Gesù riserva a sé il dare, non è bene rifiutarlo. Lasciamolo prendere e dare tutto quanto vorrà: la perfezione sta nel fare la sua volontà, e l’anima che si dà tutta a lui è chiamata da Gesù stesso “sua madre, sua sorella” e tutta la sua famiglia. E ancora: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola” (cioè farà la mia volontà) “e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14,23). Oh, quanto è facile piacere a Gesù, prendergli il cuore; non c’è che amarlo senza guardare a noi stessi, senza troppo esaminare i nostri difetti…
I direttori spirituali fanno avanzare nella perfezione facendo fare un gran numero di atti di virtù, e hanno ragione, ma il mio direttore che è Gesù non m’insegna tanto a contare gli atti; m’insegna a fare tutto per amore, a non rifiutargli nulla, ad essere contenta quando mi dà l’occasione di provargli che gli voglio bene, e ciò si fa nella pace, nell’abbandono; è Gesù che fa tutto ed io non faccio nulla.
fonte: http://vangelodelgiorno.org