Santa Maria Maddalena, festa
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 20,1-2.11-18.
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Maria invece stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.
Meditazione del giorno San Gregorio Magno (ca 540-604), papa, dottore della Chiesa
Omelie 25; PL 76, 1188
« Donna, perché piangi ? »
Maria diviene testimone della compassione di Dio; sì, quella stessa Maria… che un fariseo voleva fermare nel suo slancio di tenerezza. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice» (Lc 7,39). Le sue lacrime però hanno cancellato le macchie del suo corpo e del suo cuore; si è gettata nelle orme del suo Salvatore, abbandonando le vie del male. Era seduta ai piedi di Gesù e lo ascoltava (Lc 10,39). Vivo, lo stringeva tra le braccia; morto lo cercava. E ha trovato vivo colui che cercava morto. Ha trovato in lui tanta grazia da portare in prima persona l’annuncio agli apostoli, ai messaggeri di Dio!
Cosa dobbiamo vedere, fratelli, se non la tenerezza infinita del nostro Creatore che, per ravvivare la nostra coscienza, dispone dappertutto degli esempi di peccatori pentiti. Getto gli occhi su Pietro, guardo il ladrone, esamino Zaccheo, considero Maria, e non vedo nulla in essi se non delle chiamate alla speranza e al pentimento. La vostra fede è sfiorata dal dubbio? Pensate a Pietro che piange amaramente sulla sua vigliaccheria. Siete infiammati dall’ira contro il vostro prossimo? Pensate al ladrone: in piena agonia si pente e guadagna la ricompensa eterna. L’avarizia vi inaridisce il cuore? Avete rubato a qualcuno? Guardatete Zaccheo che rende quattro volte tanto quanto aveva rubato. In preda a qualche passione, avete perso la purezza della carne? Guardate Maria, che purifica l’amore della carne al fuoco dell’amore divino.
Sì, Dio onnipotente ci offre dappertutto esempi e segni della sua compassione. Prendiamo dunque in odio i nostri peccati, anche i più antichi. Dio onnipotente dimentica volentieri che abbiamo commesso il male, ed è pronto a guardare al nostro pentimento come fosse l’innocenza in persona. Noi che, dopo le acque della salvezza eravamo rimasti macchiati, rinasciamo dalle nostre lacrime… Il nostro redentore consolerà le vostre lacrime di un giorno nella sua gioia eterna.
fonte: http://vangelodelgiorno.org